Da Michela Herera | September 3, 2020
Sono Michela Herera ed ho 32 anni.
Pont-Saint-Martin è il mio paese, qui ho le mie radici e qui ho deciso di tornare dopo l’università a Bologna.
Trovo preziosissimo lo spazio in cui viviamo, ad un passo dai boschi, dalle montagne, con tanta cultura e un potenziale di accoglienza e benessere enorme.
Lavoro nella scuola secondaria come insegnante di italiano, storia e geografia. Amo il mio lavoro e da esso ho imparato la ricchezza del dialogo e della progettazione insieme agli altri, fondamentali per creare comunità più ricca, dinamica, coesa e serena, attenta ai bisogni di tutti.
Mi piace molto viaggiare, trovo sia un modo per cogliere il bello che c’è altrove, confrontando la mia comunità con le altre.
A 10 anni scrissi una lettera al sindaco per protestare contro la chiusura del Calembour. Da allora sento che non si sia fatto molto per far stare bene e insieme i giovani del paese.
Sogno per Pont-Saint-Martin un’identità più viva, che sappia creare cultura coinvolgendo appieno e a proprio modo chi ha deciso di vivere qui.
Mi candido perché ritengo importante che ci siano nuove e più persone a prendersi la responsabilità della cura e del rinnovamento di Pont.
Inutile dirlo, adoro il carnevale di Pont e sono una Salassa del Lys